1000 studi sottoposti a revisione paritaria che mettono in dubbio la sicurezza del siero C-19

Documenti medici sottoposti a revisione paritaria inviati a varie riviste mediche, che evidenziano una moltitudine di eventi avversi nei destinatari del siero anti C-19.

  1. Miocardite dopo vaccinazione con mRNA contro SARS-CoV-2, una serie di casi: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2666602221000409
  2. Miocardite dopo immunizzazione con vaccini mRNA COVID-19 in membri dell’esercito americano. Questo articolo riporta che in “23 pazienti maschi, inclusi 22 militari precedentemente sani, la miocardite è stata identificata entro 4 giorni dal ricevimento del vaccino”: https://jamanetwork.com/journals/jamacardiology/fullarticle/2781601
  3. Associazione di miocardite con il vaccino BNT162b2 messaggero RNA COVID-19 in una serie di casi di bambini: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34374740/
  4. Miocardite acuta sintomatica in sette adolescenti dopo la vaccinazione Pfizer-BioNTech COVID-19: https://pediatrics.aappublications.org/content/early/2021/06/04/peds.2021-052478
  5. Miocardite e pericardite dopo vaccinazione con mRNA COVID-19: considerazioni pratiche per gli operatori sanitari: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0828282X21006243
  6. Miocardite, pericardite e cardiomiopatia dopo la vaccinazione COVID-19: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1443950621011562
  7. Miocardite con vaccini mRNA COVID-19: https://www.ahajournals.org/doi/pdf/10.1161/CIRCULATIONAHA.121.056135
  8. Miocardite e pericardite dopo la vaccinazione COVID-19: https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2782900
  9. Miocardite temporaneamente associata alla vaccinazione COVID-19: https://www.ahajournals.org/doi/pdf/10.1161/CIRCULATIONAHA.121.055891 .
  10. Vaccinazione COVID-19 associata alla miocardite negli adolescenti: https://pediatrics.aappublications.org/content/pediatrics/early/2021/08/12/peds.2021-053427.full.pdf
  11. Miocardite acuta dopo somministrazione del vaccino BNT162b2 contro COVID-19: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33994339/
  12. Associazione temporale tra vaccino COVID-19 Ad26.COV2.S e miocardite acuta: case report e revisione della letteratura: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1553838921005789
  13. Miocardite indotta da vaccino COVID-19: un caso clinico con revisione della letteratura: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1871402121002253
  14. Potenziale associazione tra vaccino COVID-19 e miocardite: risultati clinici e CMR: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1936878X2100485X
  15. Recidiva di miocardite acuta temporaneamente associata alla ricezione del vaccino contro la malattia dell’mRNA del coronavirus 2019 (COVID-19) in un adolescente maschio: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S002234762100617X
  16. Miocardite fulminante e iperinfiammazione sistemica temporaneamente associate alla vaccinazione con mRNA BNT162b2 COVID-19 in due pazienti: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0167527321012286 .
  17. Miocardite acuta dopo somministrazione del vaccino BNT162b2: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2214250921001530
  18. Miocardite linfoistocitica dopo vaccinazione con vettore virale COVID-19 Ad26.COV2.S: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2352906721001573
  19. Miocardite dopo vaccinazione con BNT162b2 in un maschio sano: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0735675721005362
  20. Miocardite acuta dopo vaccinazione con Comirnaty (Pfizer) in un maschio sano con precedente infezione da SARS-CoV-2: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1930043321005549
  21. Miocardite acuta dopo la vaccinazione con SARS-CoV-2 mRNA-1273 mRNA: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2589790X21001931
  22. Miocardite acuta dopo vaccinazione SARS-CoV-2 in un uomo di 24 anni: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0870255121003243
  23. Una serie di pazienti con miocardite dopo la vaccinazione contro SARS-CoV-2 con mRNA-1279 e BNT162b2: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1936878X21004861
  24. Vaccinazione dell’mRNA COVID-19 e miocardite: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34268277/
  25. Vaccino COVID-19 e miocardite: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34399967/
  26. Epidemiologia e caratteristiche cliniche della miocardite/pericardite prima dell’introduzione del vaccino mRNA COVID-19 nei bambini coreani: uno studio multicentrico https://search.bvsalud.org/global-literature-on-novel-coronavirus-2019-ncov/resourc e /it/covidwho-1360706 .
  27. Vaccini COVID-19 e miocardite: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34246566/
  28. Miocardite e altre complicanze cardiovascolari dei vaccini COVID-19 basati su mRNA COVID-19 https://www.cureus.com/articles/61030-myocarditis-and-other-cardiovascular-complications-of-the-mrna-based-covid- 19-vaccini
  29. Miocardite e altre complicanze cardiovascolari dei vaccini COVID-19 basati su mRNA COVID-19 https://www.cureus.com/articles/61030-myocarditis-and-other-cardiovascular-complications-of-the-mrna-based-covid- 19-vaccini
  30. Miocardite, pericardite e cardiomiopatia dopo la vaccinazione COVID-19: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34340927/
  31. Miocardite con vaccini mRNA covid-19: https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/CIRCULATIONAHA.121.056135
  32. Associazione della miocardite con il vaccino mRNA COVID-19 nei bambini: https://media.jamanetwork.com/news-item/association-of-myocarditis-with-mrna-co vid-19-vaccine-in-children/
  33. Associazione di miocardite con il vaccino a RNA messaggero COVID-19 BNT162b2 in una serie di casi di bambini: https://jamanetwork.com/journals/jamacardiology/fullarticle/2783052
  34. Miocardite dopo immunizzazione con vaccini mRNA COVID-19 in membri delle forze armate statunitensi: https://jamanetwork.com/journals/jamacardiology/fullarticle/2781601%5C
  35. Miocardite che si verifica dopo l’immunizzazione con vaccini COVID-19 basati su mRNA COVID-19: https://jamanetwork.com/journals/jamacardiology/fullarticle/2781600
  36. Miocardite dopo immunizzazione con mRNA Covid-19: https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMc2109975
  37. Pazienti con miocardite acuta dopo la vaccinazione con mRNA del COVID-19: https://jamanetwork.com/journals/jamacardiology/fullarticle/2781602
  38. Miocardite associata alla vaccinazione con mRNA COVID-19: https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.2021211430
  39. Miocardite acuta sintomatica in 7 adolescenti dopo la vaccinazione Pfizer-BioNTech COVID-19: https://pediatrics.aappublications.org/content/148/3/e2021052478
  40. Risultati della risonanza magnetica cardiovascolare in pazienti giovani adulti con miocardite acuta dopo la vaccinazione con mRNA COVID-19: una serie di casi: https://jcmr-online.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12968-021-00795-4
  41. Guida clinica per giovani con miocardite e pericardite dopo la vaccinazione con mRNA COVID-19: https://www.cps.ca/en/documents/position/clinical-guidance-for-youth-with-myocarditis-and-pericarditis
  42. Imaging cardiaco della miocardite acuta dopo la vaccinazione con mRNA COVID-19: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34402228/
  43. Caso clinico: miocardite acuta dopo la seconda dose di vaccino mRNA-1273 SARS-CoV-2: https://academic.oup.com/ehjcr/article/5/8/ytab319/6339567
  44. Miocardite/pericardite associata al vaccino COVID-19: https://science.gc.ca/eic/site/063.nsf/eng/h_98291.html
  45. La nuova piattaforma del vaccino mRNA COVID-19 e la miocardite: indizi sul possibile meccanismo sottostante: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34312010/
  46. Miocardite associata alla vaccinazione COVID-19: risultati di ecocardiografia, tomografia cardiaca e risonanza magnetica: https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/CIRCIMAGING.121.013236
  47. Valutazione approfondita di un caso di presunta miocardite dopo la seconda dose di vaccino mRNA COVID-19: https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/CIRCULATIONAHA.121.056038
  48. Presenza di miocardite acuta simil-infartuale dopo la vaccinazione COVID-19: solo una coincidenza accidentale o meglio una miocardite autoimmune associata alla vaccinazione?: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34333695/

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Ulteriori conferme sull’efficacia dell’1vermeçtina contro la C19… (ma guai a dirlo!)

Parto da un titolo del dr. Mercola (notissimo sito medico USA)

Reduces COVID Deaths 62% to 91%, Why Is It Demonized?

Ossia: Riduce la mortalità Covid dal 62 al 91%, perché è demonizzata?

(di Maurizio Blondet)*

Il soggetto è evidentemente l’Ivermectina. Più sotto posterò l’articolo, che illustra un (altro) caso di analisi scientifica contro l’Ivermectina, dopo la quale si è scoperto che lo scienziato di Liverpool che aveva condotto lo studio s’era fatto scrivere le conclusioni “dagli sponsor”, ossia dalle case farmaceutiche Il dr.Mercola dice che anche in Usa il farmaco – di uso comunissimo anche veterinario prima del Covid – resta difficile da trovare.

Lo stesso è avvenuto anche in Italia. Prima che cominciasse la pandemia, la Sanità aveva provveduto a rendere difficile il reperimento del vecchissimo medicinale – schernito dai media come “vermifugo per cavalli” (che è una delle sue indicazioni) facendolo letteralmente sparire per uso umano; e persino per uso zootecnico , obbligando alla presentazione di ricetta medica del veterinario.

Il fatto che la sparizione sia stata organizzata “prima”, anche da Fauci in USA, dimostra che lorsignori conoscevano perfettamente le ineguagliabili qualità antivirali del medicinale, e la sua disponibilità di massa avrebbe reso impossibile il terrorismo mediatico per Coronavirus, e gli altri sporchi giochi.

Quali? Non vi sarà sfuggito che Big Pharma, cavalcando il terrore pandemico, ha provato a mettere a punto degli antivirali brevettati, ossia vendibili a carissimo prezzo.

Ufficialmente infatti non esistono medicinali capaci dibattere i virus, equivalenti agli antibiotici contro i batteri: la scoperta di uno prometterebbe gli stessi successi (e lucri) che ha portato la messa a punto degli anti-microbici.

I media hanno scritto articoli in cui hanno inneggiato brevemente a queste nuove scoperte come miracolose; nomi come Lopinavir, Molnupravir, e soprattutto Redemsivir sono apparsi: brevettato, quest’ultimo, daalla ebraica Gilead Sciences come – attenzione – “trattamento per la malattia da virus Ebola e le infezioni da virus Marburg”.

Il professor DIdier Raoult ha provato il Redemsivir sui suoi pazienti a Marsiglia, scoprendo –e non tacendo – che “non funziona e provoca insufficienze renali”. 

Anche il nostro Silvio Garattini, il farmacologo, pubblicava un articolo dal titolo

Da Remdesevir più danni che benefici?

di Silvio Garattini

L’8 ottobre scorso l’Unione Europea firmava un accordo con la ditta Gilead, produttrice del Remdesivir, per l’acquisto di 500.000 trattamenti al prezzo di 1,2 miliardi di euro, pari alla cifra non indifferente di 2.400 euro per trattamento. E’ molto difficile capire questo acquisto visto che i dati disponibili pongono molti dubbi sulla reale efficacia del Remdesivir. Infatti è possibile che il Remdesivir abbia prodotto più danni che benefici.

Vedete dunque l’entità del lucro che la Ursula Von der Leyen ha regalato alla Gilead; oggi del Remdesivir nemmeno si parla più, ma l’affare è fatto. Ci sarà un giudice a Berlino? (Non pare).

Insomma: il solo, veri efficace antivirale – e che costa pochissimo – è l’ivermectina.  Somministrato all’inizio dell’infezione, contro il Coronaviris ha fatto meraviglie, ampiamente documentate nonostante le censure e le diffamazioni. Siccome anche il virus influenzale è un coronavirus, sarebbe interessante provare ad usarlo ai primi sintomi d’inflouenza: magari funzionerebbe e rovinerebbe il business miliardario dei vaccni anti-influenzali per i vecchi, dai dubbi risultati. E poiché un virus è un virus, l’ivermectina potrebbe stroncare il virus di Marburg (dai sintomi terrorizzanti) , e l’Ebola, o, perché no, qualunque altro virus “più letale del Covid” di cui Bill Gates ha profetizzato l’arrivo con tanta insistenza da far capire che il nuovo mostro è pronto fresco di laboratorio.

Qui di seguito l’articolo di Mercola:

“Cattiva condotta scientifica” dietro l’ivermectina

, A metà febbraio 2021, il dottor Andrew Hill dell’Università di Liverpool ha pubblicato una meta-analisi scientifica di sei studi randomizzati controllati che coinvolgono l’uso di ivermectina in 1.255 pazienti affetti da COVID-19. (Il documento è stato inizialmente pubblicato su un server di prestampa.)

La revisione, finanziata dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’UNITAID, ha rilevato che l’ivermectina aumenta la clearance virale e riduce del 75% i decessi per COVID-19. Questo è un vantaggio piuttosto enorme, ma la conclusione del documento è stata sprezzante, dicendo che erano necessari ulteriori ampi studi clinici per decidere se raccomandarne o meno l’uso.

Hill accusato di cattiva condotta scientifica

All’inizio di aprile 2021, Hill e i suoi coautori sono stati accusati di cattiva condotta scientifica da un gruppo civico francese chiamato Association BonSens. Il video report di TrialSite News del 5 aprile sopra esamina i dettagli di questa storia. BonSens – etichettato da alcuni come un “gruppo controverso” in base alla sua posizione di mandato anti-maschera – ha accusato Hill di manipolazione dei dati per minimizzare l’utilità dell’ivermectina.

Secondo BonSens, l’analisi di Hill è stata poi utilizzata dall’OMS per sconsigliare l’ivermectina, anche se sembra avere un beneficio significativo. BonSens ha invitato Hill a ritirare il giornale, ma Hill è rimasto “risoluto e sostiene lo studio”, ha affermato TrialSite News.

All’epoca, TrialSite News ha affermato di aver avuto una conversazione con “parti rilevanti e associate”, alcune delle quali hanno chiesto di rimanere anonime, le quali affermano che lo studio di Hill è stato in effetti modificato, ma che ciò è stato fatto “separatamente e separatamente dall’investigatore ”, e che Hill non aveva voce in capitolo.

Tuttavia, da allora, uno dei sei studi inclusi nella sua analisi è stato ritirato “a causa di dati fraudolenti”. In un avviso pubblico 1 del 9 agosto 2021, Hill e i suoi coautori hanno affrontato la questione, affermando che avrebbero presentato “una versione rivista che esclude questo studio e il documento attualmente pubblicato verrà ritirato”. Una meta-analisi rivista e aggiornata è stata pubblicata nel novembre 2021. 2

La revisione aggiornata include i dati di 23 studi clinici randomizzati con un totale di 3.349 pazienti. Sono stati esclusi gli studi con “alto rischio di bias”. In questa analisi, Hill ha scoperto che “l’ivermectina non ha mostrato un effetto statisticamente significativo sulla sopravvivenza o sui ricoveri” e ha avuto solo “un effetto significativo al limite della durata del ricovero rispetto allo standard di cura”.

Non è stato rilevato alcun effetto significativo sul tempo di recupero clinico. In conclusione, il documento afferma che l’OMS “raccomanda l’uso dell’ivermectina solo all’interno degli studi clinici”. Curiosamente, afferma anche che “è in corso una rete di grandi studi clinici per convalidare i risultati visti fino ad oggi”. Quali potrebbero essere i risultati? Sicuramente devono riferirsi a risultati positivi, altrimenti difficilmente sarebbe giustificata una rete di sperimentazioni cliniche.

Studi positivi sull’ivermectina sono in gran parte esclusi dalla pubblicazione

Il 3 dicembre 2021, TrialSite News ha intervistato la dottoressa Tess Laurie (sopra) sulle sue analisi di ivermectina e su quella di Hill. Sottolinea che era preoccupata quando ha visto la meta-analisi iniziale pubblicata da Hill, poiché la conclusione non corrispondeva ai dati. La riduzione dei decessi è stata significativa, ma la conclusione è stata sprezzante.

Laurie ha contattato Hill, chiedendogli di spiegarle la sua conclusione. Poi le disse che la conclusione del giornale non era la sua. Era stato scritto dal suo sponsor, l’OMS. Laurie è rimasta scioccata, ha detto, poiché questo le è sembrato un chiaro conflitto di interessi.

Nell’intervista, Laurie discute anche della difficoltà generale che i ricercatori hanno avuto, sin dall’inizio, nel far pubblicare articoli a sostegno dell’ivermectina. Ammette che il suo stesso team ha minimizzato i vantaggi utilizzando analisi estremamente prudenti nel tentativo di essere pubblicata.

“Sembra che, se dici le cose come stanno, non verrai pubblicato perché potresti essere accusato di aver esagerato il tuo caso. E se lo sottovaluti, ti viene detto che non ci sono prove sufficienti”, dice Laurie.

Forti prove per l’ivermectina

Secondo Laurie, le prove dell’ivermectina nel trattamento del COVID-19 sono forti. In una precedente intervista, ha esaminato una meta-analisi di 13 studi che ha riscontrato una riduzione del 68% dei decessi. Una revisione di follow-up che includeva 15 studi ha rilevato una riduzione dei decessi dal 62% al 72%. 3

Un ciclo di cinque giorni di ivermectina alla dose di 12 mg al giorno ha accelerato la clearance virale, riducendo la durata della malattia sintomatica di tre giorni rispetto al placebo (9,7 giorni contro 12,7 giorni).

Una meta-analisi 4 di Laurie e del suo team pubblicata nel numero di luglio-agosto 2021 dell’American Journal of Therapeutics, che includeva 24 studi randomizzati controllati con un totale di 3.406 partecipanti, ha riportato riduzioni della morte comprese tra il 79% e il 91%.

Uno studio pubblicato a febbraio 2021 ha anche riportato che un ciclo di cinque giorni di ivermectina alla dose di 12 mg al giorno ha accelerato la clearance virale, riducendo la durata della malattia sintomatica di tre giorni rispetto al placebo (9,7 giorni contro 12,7 giorni). 5

Secondo Laurie, ciò che rende l’ivermectina particolarmente utile nel COVID-19 è che funziona sia nella fase virale iniziale della malattia, quando sono necessari antivirali, sia nella fase infiammatoria successiva, quando la carica virale diminuisce e gli antinfiammatori diventano necessario.

Il dottor Surya Kant, un medico in India che ha scritto un white paper 6 sull’ivermectina, afferma che il farmaco riduce la replicazione del virus SARS-CoV-2 di diverse migliaia di volte. 7 Il documento di Kant ha portato diverse province indiane a iniziare a usare l’ivermectina, sia come profilassi che come trattamento per COVID-19 nell’estate del 2020. 8

Africa e Giappone sfidano le probabilità con Ivermectin

Anche il Giappone e l’Africa hanno sfidato le probabilità con l’ivermectina. Come riportato da NewsRescue alla fine di agosto 2021, “Melinda Gates, co-presidente della fondazione Bill e Melinda Gates aveva previsto un disastro nel mondo in via di sviluppo, ma finora si è sbagliata di grosso, almeno per quanto riguarda l’Africa. ” 9

Infatti, nonostante abbia quasi 1,4 miliardi di persone, l’Africa ha mantenuto uno dei casi di COVID più bassi e tassi di mortalità al mondo, rappresentando solo il 4% del tasso di mortalità globale riportato a metà maggio 2021. 10 Mentre i media fingono confusione, l’ivermectina potrebbe essere la spiegazione di questo fenomeno.

Uno studio 11 pubblicato alla fine di dicembre 2020 ha rilevato che i paesi africani che hanno partecipato al Programma africano per il controllo dell’oncocercosi (APOC), in cui sono state condotte campagne di massa intensive di ivermectina tra il 1995 e il 2015, avevano una mortalità COVID-19 inferiore del 28% e 8 % di tassi di infezione inferiori rispetto ai paesi non APOC che non hanno partecipato alla campagna di ivermectina.

“Che una campagna preventiva di massa per la salute pubblica contro COVID-19 possa aver avuto luogo, inavvertitamente, in alcuni paesi africani con un uso massiccio di ivermectina nella comunità è un’ipotesi interessante”, hanno affermato gli autori. 12

Allo stesso modo, il Giappone ha visto un massiccio calo dei casi dopo aver adottato l’ivermectina come trattamento standard contro il COVID. 3 novembre 2021, Free West Media ha riportato: 13

“Il capo della Tokyo Medical Association è apparso alla televisione nazionale a settembre esortando i medici a usare Ivermectin e hanno ascoltato. Poco più di un mese dopo, il COVID-19 è sotto controllo in Giappone…

Il Giappone aveva pedissequamente aderito a tutte le prescrizioni di Big Pharma, tra cui quarantena, tracciamento dei contatti, mascheramento, distanza sociale, ma alla fine la pandemia li aveva colpiti duramente dopo aver iniziato la vaccinazione aggressiva nel maggio 2021.

I risultati inizialmente sembravano buoni, ma a metà luglio hanno ricominciato a salire e il 6 agosto i casi hanno raggiunto un nuovo massimo storico e hanno continuato a salire.

L’ivermectina è stata autorizzata come trattamento il 13 agosto e dopo 2 settimane i casi hanno iniziato a diminuire. In effetti, ora sono in calo del 99% rispetto al picco … In Giappone, i medici ora possono prescriverlo senza restrizioni e le persone possono acquistarlo legalmente dall’India”.

I medici sollecitano l’accettazione dell’ivermectina per salvare vite umane

Negli Stati Uniti, la Frontline COVID-19 Critical Care Alliance (FLCCC) ha chiesto un’adozione diffusa dell’ivermectina, sia come profilassi che per il trattamento di tutte le fasi del COVID-19. 14 , 15

Il presidente dell’FLCCC, il dottor Pierre Kory, ex professore di medicina presso il St. Luke’s Aurora Medical Center di Milwaukee, nel Wisconsin, ha testimoniato i benefici dell’ivermectina davanti a una serie di panel COVID-19, tra cui il Comitato del Senato per la sicurezza interna e gli affari governativi a Dicembre 2020, 16 e il National Institutes of Health COVID-19 Treatment Guidelines Panel 6 gennaio 2021. 17 Come notato dalla FLCCC: 18

“I dati mostrano la capacità del farmaco Ivermectin di prevenire il COVID-19, di impedire a coloro che presentano sintomi precoci di progredire verso la fase iperinfiammatoria della malattia e persino di aiutare i pazienti in condizioni critiche a riprendersi.

Il dottor Kory ha testimoniato che l’ivermectina è effettivamente un “farmaco miracoloso” contro COVID-19 e ha invitato le autorità mediche del governo … a rivedere urgentemente i dati più recenti e quindi emanare linee guida per medici, infermieri e assistenti medici per prescrivere l’ivermectina per COVID -19 19 …

… numerosi studi clinici, inclusi studi randomizzati e controllati sottoposti a revisione paritaria, hanno mostrato grandi benefici di ivermectina nella profilassi, nel trattamento precoce e anche nella malattia in stadio avanzato. Presi insieme… dozzine di studi clinici che sono ora emersi in tutto il mondo sono abbastanza sostanziali da valutare in modo affidabile l’efficacia clinica”. 20

Un riassunto di una pagina 21 delle prove cliniche per Ivermectin può essere scaricato dal sito Web FLCCC. Una revisione più completa di 31 pagine 22 dei dati degli studi è stata pubblicata sulla rivista Frontiers of Pharmacology.

Al momento della stesura di questo articolo, il numero di studi che coinvolgono l’ivermectina è salito a 71, di cui 31 studi randomizzati e controllati. Un elenco di tutti gli studi sull’ivermectina eseguiti fino ad oggi, con collegamenti agli studi pubblicati, può essere trovato su c19Ivermectin.com. 23

Il protocollo COVID-19 dell’FLCCC è stato inizialmente soprannominato MATH+ (acronimo basato sui componenti chiave del trattamento), ma dopo diverse modifiche e aggiornamenti, il protocollo di profilassi e trattamento ambulatoriale precoce è ora noto come I-MASK+ 24 mentre il trattamento ospedaliero è stato rinominato I-MATH+, 25 per l’aggiunta di ivermectina.

I due protocolli 26 , 27 sono disponibili per il download sul sito Web di FLCCC Alliance in più lingue.

Prendi il controllo della tua assistenza sanitaria

Se il COVID-19 fosse stata una vera crisi medica e non una scusa per una tirannica presa di potere, ai medici sarebbe stato permesso, anzi incoraggiato, a lavorare insieme per trovare soluzioni. I loro successi sarebbero stati quindi annunciati ovunque. Senza dubbio, l’ivermectina sarebbe stata molto presente in tali rapporti, poiché i medici di tutto il mondo hanno attestato i suoi benefici.

Non è quello che è successo, però, il che ci dice che non abbiamo a che fare con una crisi medica che i governi vogliono effettivamente risolvere. Come riportato dall’FLCCC, i suoi membri sono stati “bloccati nel tentativo di diffondere informazioni scientifiche sull’ivermectina su Facebook e altri social media con la chiusura ripetuta delle pagine dell’FLCCC”. 28

Ricercatori esperti come Laurie non possono pubblicare le loro ricerche e la cosa principale che hanno in comune è che stanno riportando risultati positivi usando l’ivermectina (e altri rimedi comuni). Da quasi due anni, medici e scienziati hanno ripetutamente dimostrato che siamo in grado di controllare l’endemico COVID, anche con nuove varianti. Possiamo salvare la stragrande maggioranza da gravi malattie e morte.

Eppure le “autorità” all’interno del governo, delle agenzie di regolamentazione e delle agenzie sanitarie si sono rifiutate di ascoltare e insistono che c’è solo una via da seguire: abbiamo bisogno di nuove iniezioni di trasferimento genico che dirigono le nostre cellule a sfornare la stessa tossina che rende il COVID-19 così problematico. E quando quei colpi si rivelano falliti, la risposta, dicono questi stessi “leader”, è più booster!

La follia è fare sempre la stessa cosa, aspettandosi risultati diversi. La buona notizia è che puoi scegliere chi ascoltare. Puoi ascoltare esperti medici in prima linea, come l’FLCCC, e seguire i loro consigli.

dr. Joseph Mercola

*https://www.maurizioblondet.it/se-ivermectina-cura-anche-il-marburg-per-questo-la-demonizzano/

Inoltre:

La società giapponese Kowa scopre che l’ivermectina è efficace contro l’Omicron e altre varianti di COVID-19 nella sperimentazione di fase 3

(di Jim Holt)**

Kowa Company Ltd , una società giapponese specializzata nel commercio e nella vendita di medicinali e attrezzature mediche, ha annunciato lunedì che l’ Ivermectina ha un “effetto antivirale” contro Omicron e altre varianti di COVID-19 mentre continuano gli studi clinici di Fase III, ha riferito Reuters .

Lo studio clinico ha rilevato che l’ivermectina ha “un effetto antivirale” contro la variante, ha detto Kowa senza fornire ulteriori informazioni.

Lo studio è stato sostenuto finanziariamente dall’Agenzia giapponese per la ricerca e lo sviluppo medico e dal Kitasato Institute.

Lo studio è iniziato lo scorso 16 settembre 2020 e la data di fine prevista è il 31 marzo 2022. Lo studio è intitolato “Trial di confronto a gruppi paralleli articolari multi-facilità controllato con placebo in doppio cieco (valutatori, pazienti) per esaminare l’efficacia e la sicurezza di Ivermectina per i pazienti COVID-19.„

Ecco uno sfondo dello studio aggiornato lo scorso 7 novembre 2021 :

Compagnie a gruppi paralleli articolari multi-struttura in doppio cieco (valutatori, pazienti) randomizzati controllati con placebo di Jim Hoft su Scribd

Il Gateway Pundit ha precedentemente riferito che un programma di prevenzione a livello cittadino che utilizzava l’ivermectina come profilassi per COVID-19 è stato implementato a Itajaí, una città meridionale del Brasile nello stato di Santa Catarina tra luglio 2020 e dicembre 2020.

**https://www.thegatewaypundit.com/2022/01/japans-kowa-company-finds-ivermectin-effective-omicron-covid-variants-phase-3-trial/

Inoltre:

L'ivermectina cancella il 97% dei casi di Delhi

L’IVERMECTINA CANCELLA IL 97% DEI CASI DI DELHI IN INDIA

Un calo del 97% dei casi di Delhi con Ivermectin è decisivo – punto. Rappresenta l’ultima parola in un’epica lotta per salvare vite umane e preservare i diritti umani. Questo grafico simboleggia la vittoria della ragione sulla corruzione, del bene sul male e del bene sul male. È significativo quanto la vittoria di Davide su Golia. È una rivendicazione assoluta di Ivermectin e del trattamento ambulatoriale precoce. È una chiara confutazione delle politiche dell’OMS, della FDA, dei NIH e del CDC di “aspettare a casa finché non diventi blu” prima di ottenere il trattamento.

Il dottor Pierre Kory ha detto al mondo l’8 dicembre 2020 che l’Ivermectin “cancella” questo virus. Cancellare significa decimare, demolire o annientare. Significa eliminare o distruggere ogni traccia, indicazione o significato.

Questo grafico mostra che l’Ivermectin, utilizzato a Delhi a partire dal 20 aprile, ha cancellato la loro crisi COVID. Nessuno dovrebbe essere in grado di dissuaderti da questo – non un venditore, un’azienda farmaceutica, un famoso medico televisivo e certamente non il miglior medico dell’OMS o del NIH che è pagato per farlo.

Crederai a questo grafico di eradicazione del 97%, o crederai alla propaganda lanciata da Big Media, Big Pharma, OMS e FDA, che condividono enormi conflitti di interesse finanziari – quelli che dicono che non ci sono prove sufficienti?

Quali prove potrebbero essere più chiare di una riduzione del 97% in cinque settimane? Quel numero è migliore degli attuali vaccini e fuori dalla portata della maggior parte dei medicinali.

L’OMS ha avvertito l’India che stavano commettendo un errore usando l’ivermectina. Dissero loro che poteva essere pericoloso, che non c’erano prove che funzionasse. Quante bugie comprerai prima di difendere la verità?

L’errore fatale sarebbe stato NON usare Ivermectin. 

Per fortuna lo usarono e salvarono Delhi. Ma tragicamente, il Tamil Nadu non l’ha fatto e il loro stato è stato devastato. I loro nuovi casi sono passati da 10.986 a 36.184, una triplicazione.

Nessuno può nasconderlo. Il loro rifiuto di usare l’ivermectina li ha danneggiati. Non solo i casi del Tamil Nadu sono saliti al livello più alto in India, ma i loro decessi sono saliti alle stelle da 48 il 20 aprile a 474 il 27 maggio, con un aumento di dieci volte.

Nel frattempo, le morti di Delhi NELLO STESSO PERIODO sono scese da 277 a 117. Quindi quale consiglio avresti voluto che il tuo stato seguisse?

In America, il dottor Peter McCullough di Baylor, il dottor Harvey Risch di Yale e il dottor George Fareed di Harvard hanno consigliato per la prima volta un trattamento ambulatoriale precoce in testimonianza al Senato degli Stati Uniti il ​​19 novembre 2020. Il dottor McCullough e i suoi colleghi sono stati i primi al mondo di pubblicare un protocollo di trattamento ambulatoriale precoce per COVID-19.

https://www.amjmed.com/article/S0002-9343(20)30673-2/fulltext

Da allora quel protocollo è stato rivisto dal dottor George Fareed e dal suo dinamico collaboratore, il dottor Brian Tyson. Ora hanno salvato 6.000 pazienti COVID nell’Imperial Valley della California.

https://www.thedesertreview.com/health/local-frontline-doctors-modify-covid-treatment-based-on-results/article_9cdded9e-962f-11eb-a59a-f3e1151e98c3.html

Meno di un mese dopo, il dottor Pierre Kory ha lanciato l’allarme per la seconda volta l’8 dicembre 2020 al Senato degli Stati Uniti. Ha consigliato l’uso di Ivermectin, ma nessuno ha ascoltato. Non sono state istituite linee guida per l’ivermectina. L’8 dicembre, gli Stati Uniti hanno subito 2.821 morti per COVID. Con Ivermectin, i casi avrebbero potuto essere rapidamente schiacciati. Le vittime sarebbero diminuite in breve tempo, come ci mostra l’esempio di Delhi.

Invece, gli Stati Uniti hanno seguito il consiglio ufficiale dell’OMS e della FDA e hanno aspettato i vaccini. Si sedettero sulle mani mentre la gente sussultava. Hanno guardato e non hanno fatto nulla mentre milioni di persone diventavano blu e inondavano gli ospedali – nessuna approvazione da parte di Ivermectin. Quindi, come nel Tamil Nadu, anche i nostri casi e decessi negli Stati Uniti sono saliti alle stelle.

Entro l’8 gennaio, appena quattro settimane dopo, i casi giornalieri negli Stati Uniti erano passati da 219.000 a 300.000 e le morti da 2.821 a 3.895. Ancora più americani sarebbero morti a causa di questa politica sanitaria fallita di ignorare l’ivermectina e il trattamento ambulatoriale precoce.

Delhi ha fatto bene. Gli Stati Uniti e il Tamil Nadu hanno sbagliato. È costato mezzo milione di vite preziose e dolore e sofferenza orribili per il mondo. La pandemia è stata prolungata senza una buona ragione.

Ora siamo in una posizione diversa. Come popolo abbiamo la prova assoluta dell’efficacia dell’ivermectina. A Delhi, non abbiamo sentito una sola storia di Ivermectin tossico o causa di difficoltà. Al contrario, è sicuro e ha salvato decine di migliaia di persone dal COVID.

Ma più immediatamente, cosa possiamo fare ora? Cosa farai come cittadino preoccupato per spargere la voce? Cosa puoi fare per salvare i tuoi simili dal ripetere questi costosi errori? Inizia condividendo il libro, Ivermectin per il mondo , con la tua chiesa, il tuo ministro e tutti i tuoi contatti sociali. Quindi, spargi la voce in lungo e in largo:

Le persone possono tranquillamente assumere Ivermectin per prevenire e curare il COVID-19.

Il resto del mondo deve sentire parlare di Ivermectin poiché nuove aree sperimentano picchi simili. Una nuova variante ibrida sta preparando in Vietnam. Avvisali! Devono sapere che c’è qualcosa di più delle mascherine e del distanziamento sociale. C’è più che aspettare i vaccini. L’ivermectina è efficace contro TUTTE le varianti. I vaccini NON SONO.

Ma, sfortunatamente, le autorità continueranno a censurare queste informazioni; quindi, la responsabilità di spargere la voce ricade direttamente sui cittadini del pianeta, tu e io.

Guida una protesta pacifica. Condividi questo articolo con tutti quelli che conosci, i tuoi social media, i tuoi contatti e-mail, parenti, amici e colleghi. Potresti pensare che nulla di tutto ciò si applichi a te perché sei già stato vaccinato. Questo purtroppo non è vero.

Ascolta il dottor Peter McCullough su questo argomento. È vicepresidente di medicina presso il Baylor University Medical Center di Dallas, in Texas. È tra i cardiologi più pubblicati al mondo. È probabilmente il medico più coraggioso a parlare.

Nessuno merita il COVID. Nessuno merita di morire quando abbiamo un trattamento efficace.

Continui a credere alle dichiarazioni di quelle agenzie che ti hanno deluso tante volte prima? Quelle agenzie che hanno detto ai media di fornirti solo informazioni filtrate, quelle agenzie che hanno ignorato i principali scienziati del mondo.

Dai un’occhiata a questo grafico. Delhi era in gravi difficoltà il 20 aprile con 28.395 nuovi casi quotidiani di COVID-19 e in aumento.

Abbiamo lanciato l’allarme. L’All India Institute for Medical Science (AIIMS) e l’Indian Council of Medical Research (ICMR) hanno avuto il coraggio di ascoltare. Hanno ascoltato i 56 studi che hanno coinvolto 18.447 pazienti che hanno mostrato una riduzione dei decessi fino al 91% con Ivermectin. Hanno ascoltato scienziati come il dottor Pierre Kory e l’FLCCC. Hanno ascoltato esperti di livello mondiale come la dottoressa Tess Lawrie del gruppo BIRD e il dottor Peter McCullough del gruppo C19. Erano intelligenti.

Il libro  Ivermectin for the World  è stato pubblicato il 1 maggio 2021 e chiedeva l’adozione urgente di Ivermectin da parte dell’India su base umanitaria per salvare vite umane. “Quello che non abbiamo potuto fare per l’America, possiamo farlo per l’India!” era il nostro mantra 

E l’abbiamo fatto! Ecco cosa è successo ai casi nelle aree che hanno scelto Ivermectin:

Delhi: ¯ 97% [da 28.395 a 956]

Uttar Pradesh: ¯ 95% [da 37.944 a 2.014]

Goa: ¯ 85% [da 4195 a 645]

Karnataka: ¯ 60% [da 50.112 a 20.378]

Uttarakhand: ¯ 87% [da 9.642 a 1.226]

Osserva cosa è successo a quelle aree che NON hanno scelto Ivermectin:

Tamil Nadu 173% [da 10.986 a 30.016]

Odisha 50% [da 4.761 a 7.148]

Assam 240% [da 1.651 a 5.613]

Arunachal Pradesh 656% [ da 61 a 461]

Tripura 828% [da 92 a 854]

Il 3 maggio, i gruppi FLCCC e BIRD hanno emesso un comunicato stampa e hanno chiesto l’uso globale immediato di Ivermectin per COVID-19. Il 7 maggio, il dottor Paul Marik, il secondo specialista di terapia intensiva più pubblicato al mondo e membro fondatore della FLCCC, ha fatto lo stesso. Ha aggiunto che non possiamo più fidarci che “le autorità sanitarie più grandi effettuino un esame onesto delle prove mediche e scientifiche”.

https://eurekalert.org/pub_releases/2021-05/fccc-lpr050621.php

In India, il test dell’acido è stato quello di confrontare i destini di quelle aree indiane che hanno adottato la droga con quelle che non l’hanno fatto. Questo sarebbe l’ultimo esperimento naturale. Infine, la pura verità sarebbe stata rivelata a tutto il mondo. Non erano più gli interessi speciali, Big Pharma, Big Regulators e Big Media, a censurare, truffare e connivare. Ora la lotta sarebbe giusta perché tutti i soldi del mondo non potrebbero nascondere i casi a Delhi. Il mondo aveva un posto in prima fila per assistere a questi risultati. E vale la pena ripetere; i risultati sono dentro.

I casi di Delhi sono diminuiti del 97% da 28.395 il 20 aprile a soli 956 il 29 maggio.

Quindi la domanda ora è questa: crederai all’ovvio contenuto in questi grafici? O crederai a quelle agenzie corrotte che non hanno a cuore i tuoi migliori interessi, a quelle che ti hanno mentito molte volte prima?

Ti suggerisco di credere agli scienziati di gruppi no-profit come FLCCC e BIRD che non hanno nulla da guadagnare se non salvarti la vita. Sono i più affidabili. Puoi sostenere l’opera di beneficenza della dott.ssa Tess Lawrie presso:

https://www.gofundme.com/f/help-us-get-lifesaving-drug-approved-for-covid19

Puoi sostenere l’opera di beneficenza del Dr. Pierre Kory su:

Puoi sostenere l’opera di beneficenza del Dr. George Fareed e il suo progetto COVID-19 contribuendo a www.holtvillebaptist.com in nome del COVID-19 Fareed Project. Il dottor George Fareed è una voce di saggezza.

Il dottor Fareed è un ex scienziato del NIH e professore di Harvard. Detiene i brevetti su tre farmaci antitumorali. È stato nominato medico rurale dell’anno 2015 della California e ha vinto il Plessner Memorial Award assegnato dalla California Medical Association per la sua etica ed eccellenza clinica. Quindi puoi fidarti e credere al dottor Fareed.

La scelta è chiara. L’ivermectina è il farmaco vincitore del Premio Nobel sicuro e riproposto che riduce efficacemente la morte fino al 91% per COVID-19. Non produce coaguli di sangue, attacchi di cuore o ictus. Non provoca reazioni immunitarie violente. E ha ridotto i casi di COVID-19 a Delhi, in India, di un sorprendente 97% in cinque settimane. Costa pochi centesimi.

Dillo ai poveri cittadini del Tamil Nadu che sono ancora all’oscuro e non possono usarlo. Dillo al resto del mondo. Mostra al tuo medico gli studi. Sono aggiornati quotidianamente su www.ivmmeta.com . Se il medico rifiuta, trova un altro medico.

Ascolta scienziati e medici che sono spinti dai loro giuramenti di Ippocrate a fare ciò che è giusto, non i medici che sono pagati ingenti somme di denaro da interessi lucrativi per propagandare la linea del partito.

Quindi la prossima volta che senti un medico altamente pagato che ti avvisa che Ivermectin non funziona, o leggi un altro articolo che lo contesta, per favore credi ai tuoi occhi e a questo grafico.

Usa il tuo buon senso. Alcune verità sono evidenti e l’effetto pronunciato di Ivermectin contro questo virus è una di queste. Un’altra verità evidente, direttamente dalla Dichiarazione di Indipendenza, è il diritto umano alla vita – che include il diritto a scegliere cure mediche – libere da interferenze governative.

Non richiediamo agli scienziati di interpretare queste verità fondamentali. Non abbiamo bisogno di un filosofo per sapere che la censura delle informazioni salvavita è sbagliata. Non abbiamo bisogno di altri “studi” per capire che tutto il mondo ha bisogno di Ivermectin – immediatamente.

“Quello che abbiamo fatto per l’India, ora dobbiamo farlo per il resto del mondo!”

*https://www.thedesertreview.com/news/national/ivermectin-obliterates-97-percent-of-delhi-cases/article_6a3be6b2-c31f-11eb-836d-2722d2325a08.html

Inoltre:

https://erminioantoniocom.wordpress.com/2021/07/04/il-premio-nobel-per-la-medicina-2015-satoshi-omura-censurato-per-aver-sostenuto-lefficacia-della-ivermectina/

Ci eravamo già occupati di Ivermectina nei seguenti articoli:

BREAKING NEWS: sull’efficacia dei sieri antiC19

Intervista video di Miriam Gualandi per Byoblu al Dott. Mauro Di Fresco, per aver ricevuto una busta anonima, contenente più di 30 diari clinici provenienti da Brescia e un grande dubbio che si fa sempre più certezza: i vaccinati prendono il virus e rischiano di essere ospedalizzati anche in forma grave. Una realtà che sottolinea ancora di più la pericolosità del Green Pass, Super green pass et similia. Se mandiamo in giro persone con “licenza di infettare”, come sostiene il dottor Mauro Di Fresco come possiamo pensare di uscire da una emergenza sanitaria che appare sempre più infinita?

PS Ho dovuto inoltrare il video tramite questo sito per evitare azioni censorie o etichettature e conseguenti messa in disparte, da parte dei social media BigTech, perchè il link contiene termini considerati tabù con inchieste e dati oggettivi che vanno contro il pensiero unico dominante, imposto dalle case farmaceutiche.

https://www.byoblu.com/2021/12/02/fuga-di-dati-35-cartelle-cliniche-mostrano-inefficacia-del-vaccino/

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Cure domiciliari C19 e le fake sull’Ivermectina

di Paolo Becchi e Giovanni Zibordi

Ivermectina è un farmaco per cavalli. Ha riproposto un po’ ironicamente Dagospia, riprendendo Francesco Malfetano per il Messaggero. A dire la verità, l’aumento di citazioni e discussioni sull’Ivermectina, di cui siamo come autori in parte responsabili, era originato da menzioni su Twitter di questo studio, uscito a giugno, che è una rassegna (detta “meta analisi”) di altri 15 studi clinici e conclude “evidence found that ivermectin prophylaxis reduced COVID-19 infection by an average 86%” ovvero che la profilassi con Ivermectina riduce il contagio Covid19 in media dell’86%” (Ivermectin for Prevention and Treatment of COVID-19 Infection: A Systematic Review, Meta-analysis, and Trial Sequential Analysis to Inform Clinical Guidelines).

Cos’è l’Ivermectina?

In questo studio non si parla però di cavalli o altri animali come pensano al Messaggero e Dagospia (povero Dago che fine hai fatto!) a meno di non considerare come tali africani, indiani, peruviani e altre popolazioni tropicali che dal 1995 usano normalmente l’Ivermectina. È innanzitutto completamente falso che ci sia un “boom di avvelenamenti” in Usa, questa è una tipica fake, perché se si prova a cercare, non si trova neppure un decesso associato all’uso di Ivermectina. Questo è un farmaco in uso dal 1995 nei paesi tropicali e centinaia di milioni di persone, esseri umani, non cavalli o altri animali l’hanno ingerito, tanto è vero che è stato possibile per studiosi di venti paesi diversi, da Israele, all’India, agli Usa, al Giappone, studiarne gli effetti. In Africa, ad esempio, dagli anni ‘90 si tengono periodiche campagne a base di Ivermectina per combattere vari parassiti e malattie virali.

Negli ultimi trent’anni non sono mai stati riportati casi di morte associati all’uso di Ivermectina (salvo errori di iperdosaggio). Si tratta di un farmaco sicuro, perché appunto in tutto questo tempo probabilmente un miliardo di persone l’ha assunto. E il suo inventore, Satoshi Omura, ha avuto il Nobel per la Medicina nel 2006. Youtube però ha rimosso un video del Nobel Omura che parlava di Ivermectina per la Covid19. Come questo studio “Covid19: L’enigma africano dell’Ivermectina” documenta, confrontando una ventina di paesi in cui la profilassi con Ivermectina è stata adottata con altri simili in cui invece non è stata usata, si è notato un effetto marcato sulla mortalità da Covid 19. L’enigma dell’Africa (e anche India) è infatti come mai la mortalità Covid19 finora sia circa 100 volte inferiore a quella in Italia o Usa.

Gli studi sull’Ivermectina

Gli studi riferiti all’uso dell’Ivermectina per la Covid19 sono oltre ottanta, non uno come scrivono al Messaggero, e abbiamo citato quelli israeliano recente in un articolo su questo sito, ma c’è solo l’imbarazzo della scelta. In Australia ad esempio un protocollo di cura per la Covid, nello Stato Usa delle Hawai il capo della Sanità che la raccomanda. È vero che il CDC e FDA Usa non la raccomandano e ha anche twittato contro l’Ivermectina, ma se si va a leggere dice “The FDA has not reviewed data to support use of ivermectin in COVID-19 patients to treat or to prevent COVID-19” cioè “non abbiamo studiato i dati a favore dell’uso dell’Ivermectina per la Covid19”. Quindi, per qualche motivo a noi sconosciuto dopo un anno e mezzo le autorità Usa non lo hanno voluto studiare.

In Asia però è diverso. A Tokyo, il presidente dell’Ordine dei Medici ha tenuto una conferenza stampa per invitare tutti i medici giapponesi ad usarla e lo sta dicendo da un anno, da settembre scorso, per cui molti medici di famiglia in Giappone seguono le indicazioni dell’Ordine dei Medici giapponesi probabilmente. Dato che siamo allergici alle “fake news” ci siamo presi la briga di andare a tradurre l’articolo originale che menzionava la conferenza stampa.

Non vogliamo annoiare citando altri studi in una ventina di paesi diversi su questo farmaco, ma ad esempio anche in Italia si è tenuta il 5 agosto una conferenza presso un’aula del Senato su iniziativa di alcuni senatori in cui il dr. Alberto Donzelli ha presentato l’evidenza su questi studi, ecco la tabella riassuntiva:

Farmaco ignorato

Il CDC Usa si è impegnato solo per la vaccinazione di massa, il che implica non riconoscere alcun altro trattamento valido (altrimenti non si sarebbe potuto un anno fa dare l’autorizzazione di emergenza dopo soli 8 mesi a dei vaccini, che di solito richiedono quattro anni di test clinici). Di conseguenza non ha voluto, come anche le autorità in Italia, nemmeno esaminare le dozzine di studi su questo farmaco generico che è usato con successo in tanti altri paesi (abbiamo citato il Giappone, ma anche l’India in molti stati come l’Uttar Pradesh ad esempio su cui si possono trovare dozzine di articoli).

I cavalli sono bestie molto intelligenti ma qui non c’entrano una beata minchia. Anche un giornalista forse potrebbe fare lo sforzo di notare che l’Ivermectina è usata dagli anni ‘90 su centinaia di milioni di esseri umani in tutti i paesi tropicali e non ha mai causato morti. Ogni giorno ci sono invece “improvvisi malesseri” post vaccinazione che portano via persone di 40 o anche 30 anni e 20 anni e si finge che un farmaco che è stato usato per 30 anni su centinaia di milioni di persone sia il pericolo pubblico. In Italia non abbiamo malattie virali simili a quelle dell’India, Sudamerica o Africa. Questo fa sì che qui si utilizzi questo farmaco in una diversa formulazione solo per i cavalli, ma è puerile usare questo fatto per negare l’evidenza che viene da medici di ogni paese, da Israele, agli Usa, all’India al Giappone sull’uso dell’Ivermectina.

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Asia e virus cinese: poche terapie geniche antiC19, pochi morti

UNO STUDIO DIMOSTRA COME L’ASIA, NONOSTANTE SIA POCO VACCINATA, NON ABBIA AVUTO UNA MORTALITÀ SUPERIORE RISPETTO ALLA NORMA

di Paolo Becchi e Giovanni Zibordi

L’Europa è lo spazio geopolitico che al momento ha in percentuale più contagi, ospedalizzati e decessi Covid del resto del mondo, e non si tratta solo dell’Est Europa. L’Europa è però anche l’area più vaccinata del mondo, negli Usa infatti la vaccinazione si è fermata e un terzo della popolazione sembra proprio intenzionata a non vaccinarsi. Ma il fatto clamoroso di cui non si vuole parlare tanto è che l’Asia, dove risiede la maggioranza della popolazione del mondo, è in larga parte poco vaccinata e non ha complessivamente avuto mortalità totale superiore dalla norma con il Covid-19.

Perché in Italia sono morte 135 mila persone con Covid e in altri paesi, anzi in quasi tutti gli altri paesi molto meno (in percentuale della popolazione)? In Giappone, ad esempio, con il doppio della popolazione ci sono stati solo 18 mila decessi Covid, cioè circa 15 volte meno morti. Una ragione è che da noi non si è curato e tuttora non si cura chi si ammala, si aspetta una settimana da quando appare la febbre e altri sintomi e poi si porta in terapia intensiva (a meno di non essere dei vip per i quali sembra che si intervenga subito). Il Ministero delle Malattie preventive (che solo per un eufemismo viene ancora chiamato della Salute) e i tecnocrati del governo hanno deciso che non vanno usati i farmaci in commercio, hanno imposto un protocollo – ora un po’ ritoccato – che più o meno dice “non fare niente la prima settimana, aspetta di vedere come va”.

In Giappone invece l’Ordine dei Medici è dall’anno scorso che raccomanda di usare per tutti l’ivermectina, che è stata inventata da un microbiologo giapponese, Omura, per la quale ha ricevuto il Premio Nobel dopo che da 35 anni in tutto il mondo ha salvato centinaia di migliaia di persone da malattie virali tropicali con quel farmaco. Il Ministero della Salute in Giappone non la raccomanda perché segue il CDC Usa e l’Oms, ma i medici giapponesi invece sì, l’Ordine dei Medici giapponesi la raccomanda. Da noi invece l’Ordine dei Medici segue passivamente il ministro Speranza e i suoi tecnici.

Qui vediamo una mappa dei paesi in cui è consentito l’uso dell’Ivermectina per il Covid. Si notino in particolare alcuni paesi in verde scuro, India e Egitto, dove è politica nazionale usarla e non solo per iniziativa di singoli medici come ad esempio in Germania o Stati Uniti o Giappone o Ukraina.

Anche in India ed Egitto i morti Covid sono 20 volte meno che in Italia e non si tratta solo della popolazione più giovane. L’India ha avuto 3 volte più morti Covid dell’Italia, ma la popolazione di 1,380 milioni è 19 volte maggiore, per cui la mortalità Covid è stata 6 volte meno. Ma l’esempio più clamoroso è l’Egitto perché ha avuto, con una popolazione di 100 milioni di abitanti, solo 19 mila morti Covid, quindi una statistica quasi uguale al Giappone e circa 15 volte meno morti dell’Italia. Tra l’altro, sia Egitto che India hanno vaccinato molto poco, intorno al 20-25% contro oltre il 70% dell’Europa e otre l’80% dell’Italia e da loro se si controlla i contagi sono quasi spariti.

Si potrebbe allargare il discorso a quasi tutta l’Asia, ad esempio Pakistan, Bangladesh, Indonesia, Thailandia e si vedrebbe che la mortalità è da 5 a 20 volte minore che in Italia, nonostante percentuali di vaccinazione molto basse. È evidente che non è la vaccinazione che ha contato, ma se curavi i pazienti. È anche però evidente che una popolazione molto anziana incide. Quello che conta davvero è quante persone muoiono in totale, non quanti muoiono con l’etichetta “Covid” perché i morti Covid sono 80enni in media e già quasi tutti malati o obesi, solo 3,800 in Italia sono morti che non fossero già malati di qualcosa secondo l’Istituto Superiore di Sanità. Vediamo allora la mortalità totale come è cambiata negli ultimi anni.

Ad esempio, qui vediamo la mortalità totale in Italia, quanti decessi ci sono per 1,000 abitanti. Si nota che dal 2008 sta aumentando di colpo e l’Onu fa proiezioni che aumenterà tanto ancora. Se si guarda questo andamento il Covid-19 non sembra aver avuto impatto sul trend che esiste già da più di dieci anni.


Questo perché il crollo demografico degli ultimi anni sta accelerando ed è iniziato un drammatico invecchiamento della popolazione per cui ogni anno ora la percentuale di deceduti sul totale aumenta. Se si guarda “l’aumento di mortalità” in Italia sembriamo in crisi dal 2008-2009, molto prima quindi dell’epidemia. Come insiste sempre il più importante esperto di queste cose, il prof. Michael Levitt, Nobel a Stanford, che elabora tutti i dati di mortalità Covid e non, se non si tiene conto dell’invecchiamento non si capisce cosa succede e si riportano dati di “aumenti di mortalità” che non significano molto.

Prendiamo allora il Giappone di cui abbiamo parlato all’inizio. Come si è visto hanno quasi 20 volte meno morti Covid di noi. Ma l’aumento di mortalità totale? Per tutte le cause?

Si vede che con il Covid c’è stato addirittura un piccolo calo di mortalità totale! Dato però che la popolazione sta invecchiando prima della nostra, sembra che la situazione stia peggiorando già da 20 anni, anche se in realtà la vita media dei giapponesi ha raggiunto gli 84 anni. Quando si parla del fatto che “ci sono stati più morti”, dal punto di vista della popolazione nel suo complesso, noi siamo entrati in una crisi demografica che trasforma la popolazione aumentando continuamente la proporzione di anziani e malati e quindi anche la percentuale di decessi. Ci sono stati anni in cui la percentuale di decessi è aumentata dell’8 o 10%, tra il 2008 e il 2015 e nessuno ha pensato per questo di chiudere tutti a casa.

La conclusione è però che non si tratta solo di questo e il Giappone lo illustra. Il confronto con l’Asia lo illustra chiaramente e in particolare con paesi che hanno somministrato ivermectina. In Asia vive la maggioranza della popolazione del mondo e alcuni paesi si sono ora vaccinati, ma la maggior parte dell’Asia (o Africa o Sudamerica) è poco vaccinata. Ovunque però hanno tre, cinque, dieci, anche venti volte meno morti di noi. Questo anche dove hanno persino più anziani in percentuale di noi come in Giappone.

Nella situazione che inesorabilmente ora i morti per tutte le cause aumentano per via dell’invecchiamento della popolazione, il Covid-19 ha avuto in Italia più impatto che in altri paesi, per aver imposto ai medici di non usare i farmaci in commercio. I malati Covid andavano invece curati subito a casa e non lasciati una settimana senza nessuna terapia. Se smetti di guardare sempre e solo all’Europa dove siamo quattro gatti e pensi alla maggioranza della popolazione del mondo, in Asia (e Africa e Sudamerica) ti rendi conto che le nostre ossessioni di lockdown e vaccinazioni di massa non hanno – dal punto di vista sanitario – proprio alcun senso.

* https://www.nicolaporro.it/covid-mistero-asia-pochi-vaccini-pochi-morti/

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I dati EMA mostrano 1.163.356 reazioni avverse e 30.551 decessi per i sieri genici anti C-19

Il database ufficiale dell’Unione Europea sul sito web di sospette reazioni ai farmaci sta ora segnalando 30.551 decessi e 1.163.356 da vaccini COVID Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson e AztraZeneca fino al 13 novembre 2021 sulla base dei dati presentati al suo sistema.

Secondo l’ Agenzia europea per i medicinali , sito web ufficiale dell’Unione europea, i dati delle reazioni avverse ai vaccini COVID-19 sono stati pubblicati nel portale ADRreports.eu che “consente agli utenti di visualizzare il numero totale di segnalazioni individuali di sospetti effetti collaterali (noto anche come Rapporti sulla sicurezza dei singoli casi, o ICSR).”

Tutti i dati riportati nel sito web e nei moduli di segnalazione dei singoli casi sono stati  presi da EudraVigilance , “un sistema progettato per raccogliere segnalazioni di sospetti effetti collaterali, utilizzato per valutare i benefici e i rischi dei farmaci durante il loro sviluppo e monitorarne la sicurezza dopo la loro autorizzazione nel Spazio economico europeo (SEE).”

Le informazioni sono state inviate elettronicamente a EudraVigilance da “autorità nazionali di regolamentazione dei medicinali e da aziende farmaceutiche che detengono autorizzazioni all’immissione in commercio (licenze) per i medicinali”.

Dal sito di ADRreports :

  • Le aziende farmaceutiche che detengono l’autorizzazione all’immissione in commercio di un medicinale, così come le autorità di regolamentazione dei medicinali nel SEE, sono tenute per legge a presentare segnalazioni di sospetti effetti collaterali a EudraVigilance . Ciò include le segnalazioni ricevute da operatori sanitari e pazienti. Ciò esclude gli effetti collaterali non gravi che si verificano al di fuori del SEE.
  • Il rapporto web non include rapporti da studi (es. studi clinici, studi non interventistici) o altri tipi di rapporti (es. solo rapporti spontanei).
  • Un effetto collaterale è classificato come “grave” se (i) provoca la morte, (ii) è pericoloso per la vita, (iii) richiede l’ospedalizzazione o il prolungamento del ricovero esistente, (iv) determina una disabilità/incapacità persistente o significativa (come secondo l’opinione del giornalista), (v) è un’anomalia congenita/difetto alla nascita, o (vi) provoca altre condizioni clinicamente importanti.

Un rapporto di Health Impact News ha  affermato che il database gestito da EudraVigilance è solo per i paesi europei che fanno parte dell’Unione europea (UE), che comprende 27 paesi. Ciò significa che la reazione avversa ai vaccini COVID sarebbe molto più alta se includessimo tutti i paesi in Europa.

Ecco il riepilogo dei dati fino al 13 novembre 2021.

Reazioni totali per il vaccino mRNA Tozinameran (codice BNT162b2, Comirnaty) di BioNTech/Pfizer : 14.303 decessi e 562.213 casi di reazione avversa al 13/11/2021 come identificato in EudraVigilance:

Vittime :

  • I disturbi del sistema emolinfopoietico includono  200 decessi e 12.412 non guariti
  • I disturbi cardiaci includono 2.095 decessi  e 10.336 non guariti
  • Le malattie congenite, familiari e genetiche includono  32 decessi e 125 non guariti
  • I disturbi dell’orecchio e del labirinto includono  10 decessi e 7.561 non guariti
  • I disturbi endocrini includono  5 decessi e 512 non guariti
  • I disturbi oculari includono  31 decessi e 6.636 non guariti
  • I disturbi gastrointestinali includono  573 decessi e 25.520 non guariti
  • I disturbi generali e le condizioni del sito di somministrazione includono  4.057 decessi e 82.029 non guariti
  • I disturbi epatobiliari includono  73 decessi e 334 non guariti
  • I disturbi del sistema immunitario includono  74 decessi e 1.911 non guariti
  • Le infezioni e le infestazioni includono  1.545 morti e 11.502 non guariti
  • Lesioni, avvelenamenti e complicazioni procedurali includono  235 decessi e 1.915 non guariti
  • Le indagini includono  440 morti e 7.080 non recuperati
  • I disturbi del metabolismo e della nutrizione includono  247 decessi e 2.249 non guariti
  • I disturbi muscoloscheletrici e del tessuto connettivo includono  177 decessi e 45.626 non guariti
  • Le neoplasie benigne, maligne e non specificate (cisti e polipi inclusi) comprendono  111 decessi e 369 non guariti
  • I disturbi del sistema nervoso includono  1.532 decessi e 60.907 non guariti
  • Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali includono  55 decessi e 253 non guariti
  • I problemi relativi al prodotto includono  2 incidenti mortali e 26 non recuperati
  • I disturbi psichiatrici includono  172 decessi e 6.633 non guariti
  • I disturbi renali e urinari includono  223 decessi e 1.213 non guariti
  • I disturbi dell’apparato riproduttivo e della mammella includono  5 decessi e 19.918 non guariti
  • I disturbi respiratori, toracici e mediastinici includono  1.599 decessi e 15.449 non guariti
  • I disturbi della pelle e del tessuto sottocutaneo includono  123 decessi e 17.883 non guariti
  • Le circostanze sociali includono  19 morti e 888 non recuperati
  • Le procedure mediche e chirurgiche includono  55 decessi e 237 non guariti
  • I disturbi vascolari includono  613 decessi e 8.618 non guariti

Reazioni totali per il vaccino mRNA mRNA-1273(CX-024414) di  Moderna:  8.385 decessi  e 155.793 reazioni avverse al 13/11/2021:

Vittime :

  • Patologie del sistema emolinfopoietico incl. 94 morti e 2.977 non recuperati
  • Patologie cardiache incl. 895 morti e 3.504 non recuperati
  • Disturbi congeniti, familiari e genetici incl. 6 morti  e 52 non recuperati
  • Patologie dell’orecchio e del labirinto incl. 2 morti e 2.401 non recuperati
  • Disturbi endocrini incl. 3 morti e 160 non recuperati
  • Disturbi oculari incl. 29 morti e 2.197 non recuperati
  • Disturbi gastrointestinali incl. 324 morti e 7.467 non recuperati
  • Patologie generali e condizioni del sito di somministrazione incl. 2.944 morti e 31.159 non recuperati
  • Patologie epatobiliari incl. 40 morti e 192 non recuperati
  • Disturbi del sistema immunitario incl. 15 morti e 650 non recuperati
  • Infezioni e infestazioni incl. 769 morti e 3.864 non recuperati
  • Traumatismo, avvelenamento e complicazioni procedurali incl. 156 morti e 1.201 non recuperati
  • Indagini incl. 136 morti e 1.883 non recuperati
  • Disturbi del metabolismo e della nutrizione incl. 204 morti e 1.048 non recuperati
  • Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo incl. 170 morti e 14.145 non recuperati
  • Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi inclusi) incl. 65 morti e 193 non recuperati
  • Patologie del sistema nervoso incl. 810 morti e 18.937 non recuperati
  • Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali incl. 7 morti e 121 non recuperati
  • Problemi del prodotto incl. 2 morti e 5 non recuperati
  • Disturbi psichiatrici incl. 140 morti e 2.118 non recuperati
  • Patologie renali e urinarie incl. 164 morti e 587 non recuperati
  • Disturbi dell’apparato riproduttivo e della mammella incl. 7 morti e 3.554 non recuperati
  • Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche incl. 900 morti e 5.291 non recuperati
  • Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo incl. 76 morti e 6.658 non recuperati
  • Circostanze sociali incl. 35 morti e 802 non recuperati
  • Procedure mediche e chirurgiche incl. 77 morti e 268 non recuperati
  • Patologie vascolari incl. 315 morti e 2.788 non recuperati

Reazioni totali per il vaccino COVID-19 JANSSEN (AD26.COV2.S)  di  Johnson & Johnson :  1.793 decessi  e 37.038 reazioni avverse  al 13/11/2021:

Vittime :

  • Patologie del sistema emolinfopoietico incl. 39 morti e 388 non recuperati
  • Patologie cardiache incl. 154 morti e 517 non recuperati
  • Disturbi congeniti, familiari e genetici incl. 0 morti  e 18 non recuperati
  • Patologie dell’orecchio e del labirinto incl. 2 morti e 528 non recuperati
  • Disturbi endocrini incl. 1 morti e 36 non recuperati
  • Disturbi oculari incl. 7 morti e 598 non recuperati
  • Disturbi gastrointestinali incl. 74 morti e 2.100 non recuperati
  • Patologie generali e condizioni del sito di somministrazione incl. 479 morti e 8.852 non recuperati
  • Patologie epatobiliari incl. 11 morti e 39 non recuperati
  • Disturbi del sistema immunitario incl. 9 morti e 106 non recuperati
  • Infezioni e infestazioni incl. 140 morti e 669 non recuperati
  • Traumatismo, avvelenamento e complicazioni procedurali incl. 18 morti e 262 non recuperati
  • Indagini incl. 101 morti e 1.778 non recuperati
  • Disturbi del metabolismo e della nutrizione incl. 45 morti e 192 non recuperati
  • Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo incl. 42 morti e 5.125 non recuperati
  • Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi inclusi) incl. 3 morti e 25 non recuperati
  • Patologie del sistema nervoso incl. 195 morti e 6.390 non recuperati
  • Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali incl. 1 morti e 8 non recuperati
  • Problemi del prodotto incl. 0 morti e 1 non recuperato
  • Disturbi psichiatrici incl. 16 morti e 445 non recuperati
  • Patologie renali e urinarie incl. 21 morti e 140 non recuperati
  • Disturbi dell’apparato riproduttivo e della mammella incl. 6 morti e 1.059 non recuperati
  • Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche incl. 227 morti e 1.385 non recuperati
  • Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo incl. 7 morti e 1.131 non recuperati
  • Circostanze sociali incl. 4 morti e 157 non recuperati
  • Procedure mediche e chirurgiche incl. 53 morti e 328 non recuperati
  • Patologie vascolari incl. 138 morti e 1.222 non recuperati

Reazioni totali per il vaccino AZD1222/VAXZEVRIA (CHADOX1 NCOV-19) da Oxford/AstraZeneca : 6.070 decessi e 408.312 casi al 13/11/2021:

Vittime :

  • Patologie del sistema emolinfopoietico incl. 246 morti e 4.787 non recuperati
  • Patologie cardiache incl. 685 morti e 4.253 non recuperati
  • Disturbi congeniti, familiari e genetici incl. 7  morti  e 67 non recuperati
  • Patologie dell’orecchio e del labirinto incl. 3  morti e 5.412 non recuperati
  • Disturbi endocrini incl. 4 morti e 250 non recuperati
  • Disturbi oculari incl. 29 morti e 6.475 non recuperati
  • Disturbi gastrointestinali incl. 312 morti e 21.929 non recuperati
  • Patologie generali e condizioni del sito di somministrazione incl. 1.450 morti e 70.400 non recuperati
  • Patologie epatobiliari incl. 59 morti e 276 non recuperati
  • Disturbi del sistema immunitario incl. 28 morti e 863 non recuperati
  • Infezioni e infestazioni incl. 407 morti e 7.177 non recuperati
  • Traumatismo, avvelenamento e complicazioni procedurali incl. 175 morti e 2.665 non recuperati
  • Indagini incl. 147 morti e 4.983 non recuperati
  • Disturbi del metabolismo e della nutrizione incl. 89 morti e 3.365 non recuperati
  • Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo incl. 92 morti e 46.384 non recuperati
  • Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi inclusi) incl. 22 morti e 184 non recuperati
  • Patologie del sistema nervoso incl. 948 morti e 58.962 non recuperati
  • Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali incl. 12 morti e 71 non recuperati
  • Problemi del prodotto incl. 1 morti e 68 non recuperati
  • Disturbi psichiatrici incl. 58 morti e 5.353 non recuperati
  • Patologie renali e urinarie incl. 58 morti e 1.109 non recuperati
  • Disturbi dell’apparato riproduttivo e della mammella incl. 2 morti e 7.424 non recuperati
  • Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche incl. 722 morti e 11.185 non recuperati
  • Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo incl. 48 morti e 14.633 non recuperati
  • Circostanze sociali incl. 6 morti e 470 non recuperati
  • Procedure mediche e chirurgiche incl. 25 morti e 300 non recuperati
  • Patologie vascolari incl. 435 morti e 7.180 non recuperati

Riepilogo dei casi e dei decessi di ciascun vaccino:

Come riportato da Health Impact News , “i decessi sono raggruppati per sintomi e alcuni decessi potrebbero essere stati causati da più sintomi”.

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Come evitare le morti dopo inoculazione sieri genici C19.

https://www.byoblu.com/2021/11/11/riconoscere-il-problema-degli-eventi-avversi-a-bolzano-la-conferenza-sulle-autopsie-di-pazienti-vaccinati-decedut

Riconoscere il problema”: gli effetti avversi, anche letali, dei vaccini Covid ci sono e bisogna comprendere i meccanismi scientifici e biologici con cui si manifestano. È questo il messaggio che arriva dalla conferenza “Vax quo vadis? – Dove ci può portare il vaccino?”, tenutasi a Bolzano e organizzata dal consigliere regionale Josef Unterholzner.

Relatori scientifici sono stati il professor Arne Burkhardt, anatomo-patologo tedesco di fama internazionale e il professor Paolo Bellavite, patologo. Hanno partecipato circa 200 ospiti, tra di loro moltissimi medici, spinti dalla motivazione di saperne di più sugli eventi avversi dei sieri genici.

Il professor Burkhardt ha infatti condotto uno studio scientifico basato su autopsie di pazienti vaccinati, deceduti a pochi giorni di distanza dalla somministrazione del siero. Nel corso delle conferenza il patologo tedesco ha mostrato i risultati di questo studio. “Su 14 pazienti esaminati, sei hanno mostrato un nesso causale altamente probabile tra il decesso e la vaccinazione. Stiamo eseguendo ulteriori esami per averne certezza”.

Il professor Bellavite ha discusso una relazione dal titolo “Capire meglio la proteina spike”. “Soltanto se noi comprendiamo il meccanismo delle reazioni avverse, possiamo anche prevenirle”, ha detto il ricercatore. “La proteina spike ha un’attiva biologica propria, non funziona soltanto come antigene, cioè come sostanza che stimola il sistema immunitario, ma può diffondersi per il corpo, legandosi a recettori in diversi organi e tessuti dove si può verificare una reazione infiammatoria e di coagulazione”.

Tra le testimonianze dei medici presenti in sala ha colpito quella di una ginecologa austriaca che ha denunciato malformazioni congenite in bambini concepiti da madri vaccinate.

https://www.byoblu.com/2021/11/11/riconoscere-il-problema-degli-eventi-avversi-a-bolzano-la-conferenza-sulle-autopsie-di-pazienti-vaccinati-deceduti/

Vittime del siero C19 chiedono risposte in un gruppo FB, ma vengono CENSURATE!

(Per rendere la visibilità che meritano, riportiamo alcuni loro articoli necessariamente in formato immagine, visto che il gruppo è stato oscurato/censurato. Evidentemente, l’argomento in oggetto, è stato ritenuto pericoloso per i sieri finora sintetizzati contro il virus cinese, quando in tanti casi come il loro, è vero l’esatto contrario!)

Mentre Big Tech, l’amministrazione i, Hollywood, politici, datori di lavoro e operatori sanitari in tutta la nazione galvanizzano il pubblico per sottoporsi alla vaccinazione Covid, il numero di vittime che sono morte o subiscono effetti potenzialmente letali dalle iniezioni sperimentali di mRNA continua a salire.

A coloro che non vogliono essere compressi nella sperimentazione di massa dei farmaci, viene detto di “andare avanti” in modo che possiamo andare avanti “in sicurezza” con le nostre vite.

Nel mezzo di uno sforzo senza precedenti per censurare ” l’esitazione del vaccino ” , migliaia di persone che stanno sperimentando gli effetti negativi dei vaccini stanno ricorrendo a un gruppo privato di Facebook per lanciare l’allarme sulla negligenza medica.

Post dopo post, oltre 25.900 membri del ” The COVID 19 Vaccine Victims & Families Group” descrivono in dettaglio le orribili anomalie di salute che hanno subito, tra cui ictus, coaguli di sangue, emorragie, palpitazioni cardiache, dolore aghiforme agli arti e paralisi, dopo aver ricevuto i vaccini Moderna, Pfizer, Johnson & Johnson e AstraZeneca.

Indipendentemente dalle testimonianze strazianti, Facebook inserisce un disclaimer su ciascuno dei post dei membri del gruppo per assicurare agli utenti che i vaccini sono “sicuri” ed “efficaci”.

“I vaccini COVID-19 passano attraverso molti test per la sicurezza e l’efficacia e vengono quindi monitorati da vicino”, afferma la notifica, citando l’Organizzazione mondiale della sanità.

La notifica indirizza gli utenti al Centro informazioni COVID-19 di Facebook, che promuove il vaccino e fornisce località che offrono vaccini in ogni stato.

Secondo i dati del CDC, il numero di decessi legati ai vaccini è salito alle stelle nel 2021 .

Secondo il database del Vaccine Adverse Event Reporting System del CDC, oltre 1.750 americani sono morti a causa dei vaccini durante i primi 3 mesi del 2021.

Quel numero è ora a  6, 997 .

Gli americani che subiscono un’anomala lesione da vaccino contro il Covid. non hanno possibilità di alcun ricorso legale in un tribunale degli Stati Uniti. Le compagnie farmaceutiche hanno l’immunità totale dalla responsabilità, anche se muori a causa dei loro vaccini.

A febbraio, il segretario alla salute e ai servizi umani Alex Azar dell’amministrazione uscente Trump ha invocato il Public Readiness and Emergency Preparedness Act dichiarando che il COVID-19 è “un’emergenza sanitaria pubblica che garantisce protezioni di responsabilità per le contromisure coperte”. La legge del 2005 assicura alle aziende  “non possono essere citate in giudizio per danni pecuniari”  per lesioni legate alla somministrazione o all’uso di prodotti per curare o proteggere dal  Covid fino al 2024, a meno che non vi sia “dolo” dell’azienda 

La Food and Drug Administration, che fornisce e approva i prodotti delle aziende farmaceutiche per la distribuzione di massa, ha l’immunità sovrana per l’autorizzazione del vaccino per l’uso di emergenza.

“Inoltre, non puoi citare in giudizio la Food and Drug Administration per aver autorizzato un vaccino per l’uso di emergenza, né puoi ritenere responsabile il tuo datore di lavoro se impongono l’inoculazione come condizione per l’impiego”, riferisce la CNBC .


*https://www.thegatewaypundit.com/2021/07/censored-covid-vaccine-victims-demand-answers-private-facebook-group/

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Marty Logan, residente in Arizona, spiega in dettaglio come sua madre è morta per l’iniezione – Mostra le prove dell’autopsia

(di Jordan Conradson)**

Marty Logan è un residente di Scottsdale la cui madre ha preso il vaccino il 16 febbraio 2021. È morta il giorno successivo. Marty ha pubblicato un video su YouTube che racconta la storia di come l’iniezione di Moderna ha ucciso sua madre.

“I medici legali non volevano fare un’autopsia, volevano scriverci sopra “COVID”. Abbiamo detto “No”. Quando troviamo il certificato di morte e qui c’è scritto “Insufficienza di crescita nell’adulto, insufficienza cardiaca”. Bene, ho un’autopsia proprio qui che dice che non c’è stato alcun arresto cardiaco. Dice che non c’è stato infarto. Non c’è stato nessun ictus. Non c’era nessun aneurisma. Abbiamo quindi inviato i tessuti cerebrali a un neuro specialista. Ecco i risultati finali dell’autopsia: ha avuto un’insufficienza epatica massiccia e rapida. Ho chiesto al dottore “com’è stato nei suoi ultimi momenti quando è uscita?”. Quando è morta ha avuto un respiro corto, che sembrava essere soffocata e qualcuno aveva la mano avvolta intorno al collo. Ecco il rapporto VAERS che il patologo ha inviato alla FDA la scorsa settimana: Il patologo DICHIARA che si trattava di una reazione avversa al vaccino. Era il vaccino Moderna. Mia madre è risultata negativa al covid il 31 gennaio. Ha ricevuto il vaccino COVID il 16 febbraio. Quella sera ho cenato con lei. con anelli di cipolla, e un Margarita, lei stava bene. È morta il giorno dopo. Questi sono i fatti. Sapere è potere. fatti un’idea.”

The Epoch Times ha  riferito il 6 marzo che 966 persone erano morte dopo aver   ricevuto i vaccini Pfizer o Moderna COVID.

La CNBC ha riferito che nove membri dei New York Yankees della MLB  che sono stati vaccinati sono risultati positivi al Covid con infezioni “rivoluzionarie”. “Questo è il vaccino che funziona”, ha detto la direttrice del CDC, la dott.ssa Rochelle Walensky, allo spettacolo domenicale “This Week with George Stephanopoulos” della ABC. Il fatto che coloro che sono risultati positivi non abbiano contratto una grave infezione è un buon segno, ha detto.

Divertente. Potrebbe essere che quegli atleti professionisti, alcuni degli esseri umani più sani al mondo, non abbiano contratto una grave infezione perché sono degli esseri umani che fanno una vita più sana? Tutti i membri che sono risultati positivi hanno ricevuto il vaccino monodose Johnson & Johnson.

Quindi, questo vaccino non farà nulla, ti ucciderà o ti terrà al sicuro da un virus con un possibile tasso di mortalità dello 0,6% (riportato da WebMD)

Altre notizie riferiscono che i dispensari di cannabis Mint a Phoenix stanno pagando i residenti con l’ erba pur di fargli fare l’iniezione.

**https://www.thegatewaypundit.com/2021/06/arizona-resident-marty-logan-details-mother-died-jab-shows-autopsy-evidence-video/

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Perchè l’Ivermectina, e l’Idrossiclorochina, efficaci farmaci contro il C19, vengono soppressi?

Non sarà perché, essendo terapie efficaci e risolutive, potrebbero far perdere ai sieri anti-C19 i finanziamenti governativi?

Applicando la regola che tutto il Mondo è paese quello che succede negli States va quasi sempre replicandosi agli altri governi ed enti del Pianeta.

I farmaci COVID efficaci come l’ivermectina sono soppressi, perché i loro trattamenti efficaci potrebbero far perdere ai vaccini i finanziamenti governativi. (di Joe Hoft)*

Non molto tempo dopo l’inizio del blocco della pandemia lo scorso anno, abbiamo sentito parlare di un potenziale trattamento per COVID-19 che prevedeva l’uso off-label di un farmaco esistente chiamato idrossiclorochina (HCQ).

Un medico francese ha pubblicato due studi che hanno mostrato risultati sorprendenti. Poco dopo il presidente Trump ha menzionato il farmaco in una conferenza stampa come un potenziale punto di svolta. Il dottor Fauci ha respinto gli studi come “aneddotici”.

Ben presto iniziarono le sperimentazioni ospedaliere e gli studi osservazionali, ma dimostrarono rapidamente che il farmaco era inefficace come profilassi o come trattamento. Ma in ogni studio c’era qualcosa che non andava. O il dosaggio era troppo alto o troppo basso, veniva somministrato solo a pazienti in stadi gravi impossibili da recuperare o senza Zinco, il che era imperativo. Sembrava che solo pochi minuti dopo, HCQ e chiunque lo avesse menzionato fossero stati brutalmente attaccati per aver promosso ciarlatani e olio di serpente.

Quindi uno studio osservazionale è stato pubblicato su prestigiose riviste mediche che sostenevano che l’HCQ fosse inefficace e pericoloso, causando complicazioni cardiache. Le prove e i test in corso sono stati immediatamente interrotti e la FDA ha emesso un avvertimento in cui consigliava di non utilizzare HCQ per il trattamento di COVID. Quindi, per la prima volta nella storia, la FDA ha vietato ai medici di prescrivere un farmaco approvato per l’uso off-label. L’OMS e il resto del mondo hanno immediatamente seguito l’esempio, interrompendo letteralmente tutte le ricerche e i test sull’HCQ da un giorno all’altro.

Mesi dopo apprendiamo che lo stesso studio È STATO COMPLETAMENTE FABBRICATO E FRAUDOLENTO dopo che un giornalista investigativo ha analizzato i dati. Lo studio è stato ritirato, ma il danno era già stato fatto.

All’epoca, sfidava la logica per qualcuno sabotare un farmaco così efficace e promettente.

Poi, a dicembre, il senatore Ron Johnson (WI) ha tenuto un’audizione sulle potenziali opzioni di trattamento per Covid-19. Il dottor Pierre Kory è stato uno dei primi a testimoniare e ha spiegato che lui stesso e alcuni dei migliori professionisti del paese nel loro campo hanno formato un gruppo all’inizio della pandemia chiamato Front Line COVID-19 Critical Care Alliance, o FLCCC. Il loro unico obiettivo era trovare farmaci esistenti che potessero essere riutilizzati per curare i malati di COVID. Il dottore ha detto che avevano scoperto esattamente questo con Ivermectin. Un farmaco approvato dalla FDA introdotto nel 1981, è stato prescritto a oltre 3 miliardi di persone come agente antiparassitario. Il dottor Kory ha affermato che il farmaco si sta dimostrando un “farmaco miracoloso”, altamente efficace sia come profilassi che per il trattamento precoce del Covid-19.

8 mesi dopo abbiamo assistito allo stesso schema inquietante che abbiamo visto con HCQ. Il gruppo di medici che ha portato al pubblico la notizia del trattamento è stato attaccato, censurato e ridicolizzato. Il video dell’audizione del Senato degli Stati Uniti sopra descritta è stato persino rimosso da YouTube. Gli studi e le sperimentazioni che dimostravano l’efficacia dell’ivermectina furono soppressi ed emarginati. Gli studi clinici sono stati sabotati utilizzando le stesse tattiche utilizzate per influenzare gli studi HCQ e, in un caso, la conclusione di uno studio è stata riscritta dopo essere stata sottoposta a revisione paritaria.

Attraverso sotterfugi e sabotaggi, censura e sovversione, i rapporti sul successo di Ivermectin sono stati ostacolati e contenuti negli Stati Uniti.

Ma quelle potenti forze non hanno funzionato ovunque.

Ricorda che non è passato molto tempo da quando l’India stava affrontando un’impennata travolgente di casi e morti. Remdesivir è stato ampiamente somministrato e ha fallito miseramente.

Di fronte a una crisi umanitaria insormontabile di proporzioni apocalittiche, molte aree dell’India erano disposte a provare quasi tutto per fermare la sofferenza e la morte. L’ivermectina è stata introdotta nel protocollo di trattamento standard contro i consigli dell’OMS. In quelle aree il virus è stato cancellato proprio come ha descritto il dottor Kory. L’ivermectina fermò una furiosa ondata di morte sulle sue tracce. I risultati sono stati a dir poco miracolosi. Con i risultati positivi dell’India, l’efficacia dell’ivermectina nel trattamento del COVID-19 non è più discutibile. Chiunque può vedere che è efficace come ha descritto il Dr. Kory durante l’udienza del Senato nel dicembre

dello scorso anno. Eppure la FDA mette in guardia contro l’assunzione di Ivermectin per il trattamento di COVID-19. Mentre l’ OMS consiglia di utilizzare Ivermectin solo per il trattamento di COVID-19 all’interno di studi clinici e il NIH raccomanda che non vi siano prove sufficienti per il pannello delle linee guida per il trattamento del COVID-19.

Sappiamo che Ivermectin funziona. Sappiamo che Ivermectin è sicuro, economico, approvato dalla FDA e disponibile ora. La domanda ovvia è:

Perché la FDA, il CDC e l’OMS stanno sopprimendo l’ivermectina?

Dal sito web della FDA potrebbe essere correlato all’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA)?

Un’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) è un meccanismo per facilitare la disponibilità e l’uso di contromisure mediche, compresi i vaccini, durante le emergenze di salute pubblica, come l’attuale pandemia di COVID-19. Ai sensi di un EUA, la FDA può consentire l’uso di prodotti medici non approvati o l’uso non approvato di prodotti medici approvati in caso di emergenza per diagnosticare, trattare o prevenire malattie o condizioni gravi o pericolose per la vita quando sono stati soddisfatti determinati criteri di legge, incluso il fatto che non sono alternative adeguate, approvate e disponibili. Prendendo in considerazione l’input della FDA, i produttori decidono se e quando presentare una richiesta EUA alla FDA.

L’autorizzazione all’uso di emergenza per i vaccini COVID-19 è subordinata a “…nessuna alternativa adeguata, approvata e disponibile”.

Se il CDC, la FDA o l’OMS riconoscono l’esistenza di un trattamento efficace, come l’ivermectina, le aziende farmaceutiche perdono i loro vaccini come “vacca da mungere” e la manleva dalla responsabilità. Il vaccino sarebbe soggetto ai normali requisiti di sicurezza che i vaccini probabilmente non potrebbero soddisfare. Sotto l’EUA, lo standard di sicurezza di un farmaco è estremamente basso. Ad esempio:

“… La FDA deve determinare che i benefici noti e potenziali superano i rischi noti e potenziali del vaccino”.

In altre parole, la soglia minima di sicurezza è che aiuta solo più persone di quelle che ferisce. Viene in mente il minore dei due mali, e qualcosa è meglio di niente. Se fosse disponibile un’altra opzione di trattamento più efficace, quegli standard calibrati per l’emergenza non sarebbero più applicabili.

Con la rapida comparsa di varianti, l’indebolimento dell’efficacia della protezione del vaccino e l’aumento del numero di ricoveri, non abbiamo una terapia efficace per chi si ammala. Come prima, anche dopo essere risultati positivi al COVID-19, le raccomandazioni standard per il trattamento ambulatoriale sono quasi le stesse dell’anno scorso. “Vai a casa, riposati, bevi molti liquidi e aspetta che le tue labbra diventino blu prima di andare in ospedale”.

Un trattamento terapeutico e profilattico efficace come l’ivermectina è esattamente ciò che è disperatamente necessario e necessario ADESSO!

È proprio quello che il tuo medico avrebbe ordinato se non fosse stato condizionato, sotto pressione e minacciato di essere ostracizzato per ignorare la sua formazione medica e seguire solo le linee guida del CDC.

Per ulteriori informazioni su studi clinici e studi sull’ivermectina, visitare:

https://ivmmeta.com


https://covid19criticalcare.com/ivermectin-in-covid-19


https://www.thedesertreview.com/news/national/ivermectin-obliterates-97-percent-of-delhi-cases/article_6a3be6b2-c31f-11eb-836d-2722d2325a08.html

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8088823/


*https://www.thegatewaypundit.com/2021/08/effective-covid-medications-like-ivermectin-suppressed-successful-treatments-cause-vaccines-lose-government-funding/

Gran pasticcio AstraZeneca, con l’Ema che fa pure peggio di prima!

di Franco Bechis pubblicato sul il Tempo 19 marzo 2021*

Il vaccino AstraZeneca tornerà ad essere fatto in tutta Europa dopo la conferenza stampa di ieri dell’Ema (l’agenzia europea del farmaco) che sembra avere confortato i capi dei governi che avevano sospeso precauzionalmente l’utilizzo di quelle fiale.

Ma il caso in realtà ancora più di quel sembrava prima si è rivelato un terribile pasticciaccio. Perché Ema ha detto quel che già prima la matematica era in grado di dimostrare: che i casi di decesso registrati dopo la somministrazione di quel vaccino (e per altro anche di quello Pfizer in Gran Bretagna) sono percentuale minima rispetto alla popolazione che ha ricevuto AstraZeneca. E a dire il vero avevamo detto di più proprio sul Tempo, basandoci sulla matematica: secondo i numeri di decessi post vaccino fino ad oggi registrati un italiano in genere avrebbe una probabilità su 50 mila di morire dopo avere ricevuto la dose. Ma ne ha una su 500 di morire di coronavirus. Il raffronto è questo, e sarebbe ancora peggio per la fascia di età che comprende quasi tutte le morti per il Covid-19: quella dai 60 anni in su. In quella fascia di età la possibilità di morire del virus sarebbe 300 volte superiore a un evento fatale per il vaccino. E già su questa base semplicemente matematico-statistica ognuno ha la possibilità di prendere le sue decisioni razionali e decidere quale rischio correre.

Ma di pasticciaccio parliamo perché la conferenza di ieri dei vertici Ema non è stata affatto tranquillizzante, anzi. Probabilmente spaventerà la popolazione più di quel che si temeva prima. Perché all’agenzia è stata chiesta una risposta sciocca, che spetta alla politica e che scienziati non possono dare. In così poco tempo infatti la sola conoscenza possibile era quella sulla natura dei decessi (infarto, trombosi o altro), il numero, l’età e il genere dei malcapitati. Nessuno sarebbe stato in grado di attribuire con certezza al vaccino l’evento fatale, perché bisognerebbe avere la cartella clinica della vita dei pazienti, conoscere eventuali problemi genetici e studiare quei dati in un tempo che non poteva essere di ore come si è voluto, ma di settimane e forse mesi. Una risposta non poteva essere data ed ovviamente non è stata data. Ma visto il pressing della politica l’Ema ha scelto la ovvia linea della prudenza (non conoscendo i dati che sarebbero serviti), e ha chiesto cautela ai medici che fanno i vaccini con una lettera di istruzioni per loro e raccomandato a tutti i vaccinati di rivolgersi immediatamente al medico di fiducia se si accusano alcuni sintomi dopo l’iniezione. Non solo: l’Ema ha annunciato modifiche a quello che potremmo chiamare il “bugiardino” di AstraZeneca, aggiornandolo con la possibilità di ulteriori eventi avversi.

Il risultato rischia di essere un disastro comunicativo, perché con quelle nuove avvertenze – per quanto rare – le popolazioni rischieranno di essere più preoccupate di prima. Primo perché l’Ema a differenza dei governi e dei virologi più vicini a chi governa, ha detto di non potere escludere il nesso di causa-effetto fra vaccino ed evento fatale, che ha identificato in complicanze tromboemboliche assai rare, in genere riscontrate in donne al di sotto dei 55 anni. E anche se si tratta di soli 25 casi su 20 milioni di vaccinati (di questi 3 in Italia), i vademecum imposti non faranno che allargare i timori in questa fase. Tanto meno l’annuncio che si indagherà sulle conseguenze della vaccinazione su donne che prendano abitualmente la pillola, perché evidentemente potrebbe essere anche quello il problema.

Cosa si pensa di provocare nella gente che si deve ancora vaccinare fornendo queste nuove avvertenze: «Affanno, dolore al petto o allo stomaco, gonfiore o sensazione di freddo a un braccio o una gamba, mal di testa grave o in peggioramento o visione offuscata dopo la vaccinazione, sanguinamento persistente, piccoli lividi multipli, macchie rossastre o violacee o vesciche di sangue sotto la pelle: in presenza di questi sintomi cerca immediatamente assistenza medica e riferisci di essere stato vaccinato di recente»? E istruzioni ancora più dettagliate vengono date nella lettera rivolta al personale sanitario, senza tenere presente che nella prassi quasi nessuno sa qualcosa della vita del paziente che si trova davanti per la prima volta dopo pochi minuti.

Eppure sarebbe bastato leggere i report inglesi prima di fare precipitare la situazione in questo modo: per AstraZeneca si sono registrati 275 eventi fatali in tutto su poco meno di 10 milioni di vaccinati. Ma nessuno di questi è stato ancora accertato. E una sola morte è avvenuta per tromboembolia. Di 134 pazienti morti dopo la prima dose non si sa nulla nemmeno del tipo di decesso. Mentre 14 sono morti certamente di coronavirus, forse perché il vaccino è arrivato tardi. Altri 13 di polmonite non classificata come Covid. Il maggiore numero di morti – 39 – ha avuto problemi di cuore. C’è chi è morto dopo il vaccino per diabete, chi di tumore maligno, perfino chi è morto perché ha perso nei giorni immediatamente successivi i sensi, sbattendo la testa per terra in modo fatale. Per molti di loro a occhio nudo il vaccino non c’entrava nulla, ma non avendo storia clinica in mano non è possibile per le autorità affermarlo. E quindi sono andati avanti, e nessuno ha protestato o disdetto l’appuntamento con AstraZeneca. Ma ora anche grazie a questo terribile pasticcio qualche timore è venuto anche agli inglesi. E Boris Johnson per tranquillizzare si precipita a fare la sua dose di quel vaccino. Cosa che farà domani anche il premier francese. Forse sarebbe opportuno che anche Mario Draghi segua quella strada…

*https://www.iltempo.it/politica/2021/03/19/news/gran-pasticcio-vaccino-astrazeneca-ema-fa-peggio-prima-bechis-26591607/

e a completamento di quanto esposto, il video del prof. Roy De Vita riguardo all’ European Medicine Agency …

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