Chirurgo Cardiologo, Direttore Sanitario Ticinello Cardiovascular & Metabolic, Presidente ASD Athletic Pavia, Presidente Insieme per Ruzira ONLUS
“Bisogna fare l’esame sierologico prima di fare il vaccino, è una scelta che permette di evitare la maggior parte delle reazioni più violente” – il chirurgo cardiologo Fabrizio Salvucci spiega perche’ si possono registrare infarti dopo la somministrazione dei vaccini: “non e’ un problema di affidabilita’ del siero: e’ legato al fenomeno ‘ADE’. ovvero quando si ha riproduzione di anticorpi su un substrato che gli anticorpi li ha già. bisogna essere certi di non aver avuto un contatto con il virus, prima di fare il vaccino”
Perché si muore di infarto dopo i vaccini?
Non c’entrano nulla il vaccino AstraZeneca o quello Pfizer o altro. Bisogna essere molto attenti allo svilupparsi del fenomeno ADE. Si tratta di un’amplificazione infiammatoria della risposta derivata dagli anticorpi. Quindi un’infiammazione dovuta agli anticorpi aumentata in maniera esponenziale, ovvero quando si ha riproduzione di anticorpi su un substrato che gli anticorpi li ha già. In sintesi, se uno ha fatto il Covid, anche accorgendosene ma soprattutto i famosi asintomatici, determina un’amplificazione della risposta anticorpale:
Il fenomeno ADE
Ed è per questo che molti professori, come il professor Maga (Pavia), il professor Galli (Sacco di Milano) e molti altri ancora stanno consigliando di fare prima l’esame sierologico. Bisogna essere certi di non aver avuto un contatto con il virus e di non avere anticorpi, altrimenti si rischia il fenomeno ADE. L’esito del sierologico quantitativo va attentamente visionato dal medico in caso di positività. I dosaggi immunologici, scrupolosamente valutati sui particolari valori delle immunoglobuline.
Il problema non è il vaccino, il problema è la faciloneria con cui il vaccino viene somministrato. Bisogna stare attenti, come in tutte le cose, bisogna guardare se qualcuno ha già fatto il Covid, sintomatico o asintomatico che sia.
Qualche giorno fa, da Perugia, un’infermiera che ho conosciuto mi stava dicendo che stava vivendo una situazione drammatica. Tantissime persone venivano ricoverate, stavano molto male e molte di queste erano vaccinate. Lei era sbalordita da questo fatto e mi chiedeva: “Dottore ma cosa sta succedendo?”. Semplice, il fenomeno ADE determinato dalla condotta medica superficiale.
Diciamo che questo fenomeno sta diventando drammatico. Ribadisco: nessuna paura del vaccino, questa è una reazione di tutti i vaccini, bisogna solo stare attenti ad essere certi di non avere già gli anticorpi attraverso l’esame sierologico. Fare l’esame sierologico prima di fare il vaccino, è una scelta obbligatoria oltre che intelligente e permette di evitare la maggior parte delle reazioni più violente che il vaccino stesso può determinare. Addirittura, in alcuni laboratori valutano gli anticorpi contro la proteina S1 e la proteina S2, ovvero gli anticorpi neutralizzanti che noi abbiamo nel nostro organismo.
Ripeto, bisogna fare il sierologico prima del vaccino, non è il vaccino il problema.
Il problema è la faciloneria e che alcune persone si permettono di dire a pazienti a cui non può venire inoculato il vaccino “non hai fatto il vaccino?!” oppure “come mai non fai il vaccino!”, come fossi un appestato..
Ho detto a questi pazienti che devono rispondere ai datori di lavoro: “Non faccio il vaccino perché mi è stato disposto dal medico. Non ne ero consapevole perché asintomatico, ma sono stato già contagiato o solo venuto in contatto con il Sars-Cov-2. Ho nel mio sangue gli anticorpi specifici prodotti dal Covid-19, rischio il fenomeno ADE e se mi iniettano il vaccino posso morire stroncato da un infarto o da embolia.
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A completamento questo video del prof. Roy De Vita che ribadisce l’importanza della memoria anticorpale dopo una malattia virale e/o batterica e la vaccinazione.
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Quanto tempo prima di fare il vaccino è consigliato il sierologico?
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Non vi è un termine di tempo preciso. Il test sierologico rileva se si sono sviluppati gli anticorpi, quando siamo stati colpiti dalla malattia (anche in forma asintomatica o poco sintomatica) e ne siamo guariti.
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A distanza di qualche mese è stato smentito anche questo? Perché nonostante abbia sviluppato l’immunità avendo passato il covid sono obbligata a fare una dose di vaccino? Spesso si ha un’immunità maggiore dei vaccinati eppure bisogna farsi iniettare un vaccino di cui non si conoscono gli effetti a medio e lungo termine, che non evita di essere contagiosi, che può avere effetti collaterali anche gravi. Sono sconcertata.
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Il problema è che ancora non si vuol distinguere l’infezione dall’infettivo ossia il virus Sars Cov2 e la sindrome chiamata appunto Covid19. I sieri sono stati fatti non per prevenire il virus ma per rendere meno severa la sua sindrome. Sembra che per tanti “convenga” tenere nascosto questa peculiare differenza che altrimenti farebbe scegliere in modo diverso e soprattutto libero, cosa sia meglio per la propria salute .>|<
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